La tana del Bianconiglio

Alice è solo una ragazzina incosciente quando si tuffa.
Neo è un dandy viziato e curioso quando lo fa.

Ma nel mondo reale la tana del Bianconiglio fa paura davvero: non è solo il miraggio della conoscenza ma anche, e più spesso, l’orrore dell’abisso, della verità dolorosa e ignota, ingiusta e inevitabile.

I veri eroi vivono nel mondo reale, non hanno la forza di Frodo o la fede di Sam, sono i Pipino, i Merry. Quelli che sanno che se si cade ci si fa male davvero, quelli che rischiano sul serio, quelli che non sanno neanche bene perchè, ma sanno che bisogna farlo.

Ogni tanto è bene ricordarlo…

Morte

Pubblichiamo la terza e ultima parte del famoso discorso che Steve Jobs ha tenuto a Stanford il 12 Giugno 2005. Qui la prima e la seconda parte.

La mia terza storia parla della morte.

Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: “Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi c’avrai azzeccato”. Mi fece una gran impressione, e da quel momento, per i successivi trentatrè anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni volta che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa. Leggi tutto “Morte”

Amore e perdita

Pubblichiamo la seconda parte (di tre) del famoso discorso che Steve Jobs ha tenuto a Stanford il 12 Giugno 2005. Qui la prima parte.

La mia seconda storia parla di amore e di perdita.

Fui molto fortunato – ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fondammo la Apple nel garage dei miei genitori quando avevo appena vent’anni. Abbiamo lavorato duro, e in dieci anni Apple è cresciuta da noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo appena rilasciato la nostra migliore creazione – il Macintosh – un anno prima, e avevo appena compiuto trent’anni… quando venni licenziato. Leggi tutto “Amore e perdita”

Unire i puntini

Pubblichiamo la prima parte (di tre) del famoso discorso che Steve Jobs ha tenuto a Stanford il 12 Giugno 2005

Sono onorato di essere qui con voi oggi, nel giorno della vostra laurea presso una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. A dir la verità, questa è l’occasione in cui mi sono di più avvicinato ad un conferimento di titolo accademico. Oggi voglio raccontarvi tre episodi della mia vita. Tutto qui, nulla di speciale. Solo tre storie.

La prima storia parla di “unire i puntini”.

Ho abbandonato gli studi al Reed College dopo sei mesi, ma vi sono rimasto come imbucato per altri diciotto mesi, prima di lasciarlo definitivamente. Allora perchè ho smesso? Leggi tutto “Unire i puntini”

Letter from Steve Jobs

Steve Jobs

To the Apple Board of Directors and the Apple Community:
I have always said if there ever came a day when I could no longer meet my duties and expectations as Apple’s CEO, I would be the first to let you know. Unfortunately, that day has come.
I hereby resign as CEO of Apple. I would like to serve, if the Board sees fit, as Chairman of the Board, director and Apple employee.
As far as my successor goes, I strongly recommend that we execute our succession plan and name Tim Cook as CEO of Apple.
I believe Apple’s brightest and most innovative days are ahead of it. And I look forward to watching and contributing to its success in a new role.
I have made some of the best friends of my life at Apple, and I thank you all for the many years of being able to work alongside you.
Steve

The Big Bang Theory

Koothrappali, Leonard, Penny, Sheldon, Howard

The Big Bang Theory è una serie TV americana, commedia (sit-com), molto simpatica e divertente, che è diventata rapidamente un “must” per tutti i veri “nerd”.

Quattro giovani scienziati di diversi campi, lavorano insieme al California Institute of Technology, sfigati, secchioni e senza una donna (reale) da tempi immemorabili, vivono una quieta routine di piccole manie: lavoro, studio, videogiochi e fumetti. Leggi tutto “The Big Bang Theory”

Leggere profondamente

Leggere è faticoso, occorre molta attenzione solo per riconoscere le singole parole.

Anche per questo in passato si usava leggere ad alta voce, in quanto il ritmo delle parole aiutava la comprensione del contenuto. In un famoso passo delle sue “Confessioni” Agostino d’Ippona si meravigliava per il fatto che Ambrogio potesse leggere in silenzio… Nel medioevo si iniziarono a introdurre gli spazi fra le parole scritte e i segni di punteggiatura, rendendo la lettura più facile. E poi la stampa trasforma la magia in tecnica…

Ma ancora oggi la velocità di lettura dovuta alla consuetudine dà un indubbio vantaggio cognitivo a coloro che non sono “pigri” e che non leggono solo le istruzioni del telecomando…

Paradossalmente Internet ci ha riavvicinato alla lettura prima e alla scrittura poi.

Ma il punto che voglio sottolineare è che si tende a fruire dei testi in modo sempre più frettoloso: sulla rete si legge “di traverso”, gli articoli dei giornali sono sempre più brevi, i post sui forum sempre più molecolari e veloci sino al minimo assoluto informativo del “mi piace” su Facebook.

Il punto è che rischiamo di non leggere più profondamente.

Quando si legge profondamente si pensa profondamente, si ragiona, si memorizza (ci vuole un piccolo lasso di tempo perchè la cognizione di quello che si legge passi dalla memoria a breve termine, volatile, a quella di lunga durata).

Ecco, non dimentichiamoci ogni tanto di prenderci il tempo per leggere, un post più lungo di tre righe, un articolo su tre colonne, un libro di oltre duecento pagine. Ma anche due righe, un appunto, un racconto breve: l’importante è non “correre” sul testo, ma gustarcelo, assaporarlo, assimilarlo…
Prendiamo il tempo per meditare e per valutare criticamente quello che leggiamo: mille opinioni frettolose non ne valgono una ragionata.

Perchè sennò perderemo la capacità di approfondire, e quando saremo tutti velocissimi e superficialissimi giunchi in balia della marea informativa odierna saremo facile preda di chi si voglia prendere il tempo di raccontarci quello che vuole!

Non fatevi prendere dal panico

In molte delle civiltà meno formaliste dell’Orlo Esterno Est della Galassia, la Guida galattica per gli autostoppisti ha già soppiantato la grande Enciclopedia galattica, diventando la depositaria di tutto il sapere e di tutta la scienza, perché nonostante presenti alcune lacune e contenga molte notizie spurie, o se non altro alquanto imprecise, ha due importanti vantaggi rispetto alla più vecchia e più accademica Enciclopedia.
Uno, costa un po’ meno; due, ha stampate in copertina, a grandi caratteri che ispirano fiducia, le parole:

NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO

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