Cavalieri del Santo Contatto

Ci crediamo cavalieri dell’ordine del Santo Contatto. Questa è una bugia. Noi cerchiamo solo l’uomo. Non abbiamo bisogno di altri mondi, abbiamo bisogno di specchi.

Cerchiamo pianeti con una civiltà migliore della nostra… ma che sia l’immagine evoluta di quel prototipo che è il nostro passato primordiale.

da Solaris di Stanislaw Lem

6 risposte su “Cavalieri del Santo Contatto”

  1. Un “cavaliere” non può permettersi di sbagliare. Il suo nemico lo colpirebbe senza pietà. L’immagine offerta dallo specchio può al massimo distrarre per un attimo un vero cavaliere: si vede subito che si tratta di un abbaglio!! Almeno l’occhio allenato del “cavaliere del santo contatto” lo vede subito!
    🙂

  2. Il film è molto bello, uno dei miei preferiti, inquietante, moooolto adatto a 6×7!
    Molto ben recitato: regia “stellare” di Steven Soderbergh, non dico altro.
    Il libro è altrettanto inquietante, ma non mi ha colpito quando il film, che ho visto prima: le aspettative erano elevatissime e la trama la conoscevo già…
    Non ho visto il primo film (quello del 1972 del regista sovietico Andrej Tarkovskij) di cui quello del 2002 è un remake.

  3. Io ho visto Solaris per la prima volta alla fine degli anni ’70 durante il Festival del Film di Fantascienza presso il castello di San Giusto a Trieste. Un vero e proprio «viaggio allucinante», pur con tutti i limiti tecnici dei film di fantascienza degli anni ’70. Tarkovskij rimane un mio mito personale, di cui in ambito fantascientifico ho molto apprezzato anche “Stalker” (che a mio avviso si apprezza anche maggiormente se prima si ha letto “Picnic sul ciglio della strada”, il romanzo dei fratelli Strugackij da cui è tratto, che più tardi — almeno in Italia — hanno reintitolato “Stalker” per «sincronizzarlo» con il film).

  4. P.S. Purtroppo io ho visto la sola edizione italiana del film originale, che è stato tagliato e rimaneggiato in modo drastico dalla distribuzione italiana, tanto che Tarkovskij l’ha disconosciuto!

  5. Tipico. Sarebbe interessante trovare una versione originale sottotitolata in inglese, o almeno una versione inglese. Immagino che il film sia piuttosto “lento” quindi non dovrebbero esserci difficoltà nemmeno per chi mastica male i sottotitoli in lingua estera.
    Per inciso la volontà (e un pò di perspicacia) fanno miracoli: sono riuscito a seguire persino film giapponesi sottotitolati in spagnolo!!!

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